La Suprema corte di Cassazione, con la sentenza
del 10 giugno 2013, n. 14535 allegata, oltre ad entrare nel merito della
liquidazione delle spese legali legate ad un sinistro RCA, ribadisce che “…
poiché il risarcimento del danno patrimoniale si estende agli oneri accessori e
consequenziali, se esso è liquidato in base alle spese da affrontare per
riparare un veicolo, il risarcimento comprende anche l'IVA, pur se la
riparazione non è ancora avvenuta - e a meno che il danneggiato, per l'attività
svolta, abbia diritto al rimborso o alla detrazione dell'IVA versata …” e
fa riferimento anche a due pronunce precedenti con la stessa motivazione (n.
1688/2010 e n. 10023/1997).
La domanda: poichè che si tratta di un orientamento oramai consolidato, perchè
questo principio è stato apertamente disatteso dai giudici di primo e secondo
grado?
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